Celle fotovoltaiche modellabili

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Novità per il fotovoltaico: prodotte celle modellabili

Novità nel campo del fotovoltaico. Siamo abituati a vedere pannelli fotovoltaici sui tetti di molte case, rigidi e di forma squadrata, in un prossimo futuro questo potrebbe essere un ricordo di un'epoca passata. L'università di Bari sotto la guida del professor Gianluca Farinola, in collaborazione con ENI, ha sviluppato una nuova tecnologia per creare celle modellabili, dando agli architetti ampie possibilità di rendere gli impianti fotovoltaici meno impattanti alla vista.

La novità

Le nuove celle si possono modellare, sono leggere, colorate, pieghevoli ed integrabili in tessuti. La ricerca si è svolta nei laboratori del dipartimento di Chimica. Il segreto dei nuovi materiali impiegati è semplice e rivoluzionario, imitando il meccanismo che normalmente avviene nelle piante. La generazione della corrente è ottenuta grazie a dei polimeri speciali, ottenuti da sintesi abbastanza complesse. Essendo i polimeri un materiale plastico (la cosiddetta "plastica" è formata da polimeri), garantiscono ampie possibilità di assumere praticamente qualsiasi forma voluta.

Le partnership

La collaborazione con un partner di prima grandezza come ENI, garantisce uno sviluppo a livello internazionale della nuova tecnologia. Il professor Farinola oltre ad insegnare a Bari, è anche docente presso l'università di Strasburgo ed attualmente sta coordinando un altro progetto che riguarda i pannelli solari, denominato Aquasol, in collaborazione con gli atenei di Roma Torino Vergata e Pisa, il CNR Ismac di Milano, finanziato del Miur.

I vantaggi

I tradizionali pannelli in silicio hanno il difetto di essere rigidi e fragili, la nuova tecnologia risolve questa problematica ed in più, offre il grande vantaggio di essere applicata a superfici irregolari come ad esempio cupole o archi, rendendo ogni parte del lastrico sfruttabile per l'installazione delle celle fotovoltaiche. Altro punto a favore del gruppo di ricerca pugliese è di aver superato i limiti imposti ai centri storici, dove non veniva concesso l'utilizzo del solare per non modificare l'architettura dei palazzi di pregio.

Qualora le nuove celle venissero applicate su aree industriali particolarmente estese, aderendo direttamente alla superficie, non presentando quindi resistenza al vento, rendono tutta la struttura più solida e questo è un enorme vantaggio rispetto agli impianti tradizionali.

   

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